Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm
       Sovrano Santuario Italiano



N. XI Novembre 2010

 

(P. Galiano)Le origini storiche degli Arcana Arcanorum


 



 

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Le origini storiche degli Arcana Arcanorum

di Paolo Galiano©

(testo inedito estratto dal saggio dell’Autore di prossima pubblicazione per le
Edizioni Simmetria di Roma Raimondo De Sangro e gli Arcana Arcanorum)

Labouré, parlando del Rito di Misraïm, afferma che esso, “nato in Italia ma nell’Armata francese, è uno splendido prodotto della Massoneria imperiale. Non è egiziano che di nome, ma costruito su di una struttura cabalistica [n.d.A.: Labouré qui intende probabilmente il Rito francese dei Bédarride]. Esso è interessante per avere servito da veicolo agli Arcana Arcanorum 1: questi sono i più importanti rituali del Rito di  Misraïm , connessi agli ultimi tre Gradi di esso (o quattro secondo le diverse redazioni), ma non esclusivi come vedremo di tale Rito.
Cercheremo quindi di esaminare e di approfondire (per quanto possibile a chi ne è “esterno”) il contenuto di questi rituali per cogliere il più interno significato dei Riti Egiziani.

Caillet 2 sottolinea che prima del 1986 degli Arcana Arcanorum se ne era parlato molto raramente: il primo a trattarne fu Ragon, il quale, nel suo Cours philosophiques de la franc-maçonnerie del 1844, dà testimonianza della consegna di un compendio manoscritto dei quattro Gradi consegnato nel 1816 ad una commissione del Grande Oriente di Francia 3 ; in seguito nel 1930 gli Arcana Arcanorum furono oggetto di un commento prima orale e poi scritto da parte di due eminenti personaggi di un Centro egizio belga, Rombauts e Mallinger; infine nel 1975 Ventura, Gran Hierophante del Rito di Misraïm, dedicò ad essi un capitolo nel suo testo I Riti massonici di Misraïm e Memphis.
Solo dopo il 1986 con gli scritti di Monereau 4 e di Giudicelli de Cressac-Bachelerie 5 l’argomento venne ripreso e trattato da altri autori sempre più ampiamente, a volte, secondo Caillet, in modo erroneo o solo per vantare il possesso parziale o totale del rituale 6 .
Labouré sottolinea la profonda differenza del “significato” degli ultimi tre Gradi del Rito di Misraïm tra la linea francese e quella italiana, rilevando che se il Rito di Misraïm francese dei fratelli Bédarride è in chiave cabalistica, quello italiano si basa invece sull’Ermetismo e sull’Alchimia: “Dal punto di vista massonico occorre distinguere tra il sistema dei fratelli Bédarride basato sulla Kabbalah dal Regime di Napoli, che costituisce il vero sistema degli Arcana Arcanorum7 . Già Ragon aveva definito i rituali dei Gradi 87°, 88° e 89° dei Bédarride “una derisione fraudolenta, nata dall’ignoranza dei Bédarride8 .
La maggiore coerenza e il contenuto più profondo della Scala di Napoli ha fatto sì che nel 1934 “l’Assemblea internazionale dei Riti Massonici di Memphis-Misraïm ha obbligatoriamente sostituito il Regime di Napoli al regime dei Bédarride9 .
A quanto scrive a proposito Giudicelli “vi è attualmente una grande confusione circa la nozione di Arcana Arcanorum. Si confondono infatti le antiche classi segrete della Misraïm, il ‘regime di Napoli’, con i tentativi di restaurazione iniziati nel XX secolo… Non vi è alcuna relazione tra quegli antichi gradi segreti 10 e la loro ricostituzione negli attuali Ordini di  Misraïm e Memphis-Misraïm11 . Ciò non esclude che gli Arcana Arcanorum siano “tutt’ora esistenti come linea pura, esente da ogni carattere di stampo giudeo-cristiano 12 , sia nel mondo anglosassone che in quello francofono e soprattutto nel loro paese d’origine: la Grecia, che ha raccolto l’eredità egiziana; questi filoni sono più completi, ed alcuni di essi si sono espressi in circoli pitagorici, esistendo una via segreta pitagorica che dà la certezza dell’immortalità… Alcune antiche filiazioni scelsero di espatriare in America, dove sono ancora presenti13 .
Esistono quindi secondo Giudicelli 14 alcuni centri “che sono rimasti sulla linea tradizionale, cioè sono ritornati agli Arcana Arcanorum filiazione Rombauts” e tra questi vanno ricordati in particolare il Rito di Misraïm e Memphis sia della linea Ventura-Caracciolo, sia della linea Probst-Biraben portata in Italia da Brunelli , sia infine quella di Ambelain-Kloppel, la quale, a detta dell’autore, riserva la conoscenza effettiva degli ultimi Gradi solo a pochi tra i possessori dei Gradi superiori. Sarà interessante citare tra le altre organizzazioni che possiederebbero gli Arcana Arcanorum tradizionali anche “le logge egiziane discendenti dal Marchese de Beauregard che si perpetuano in Egitto”.
Giudicelli accenna inoltre ad alcune altre organizzazioni in possesso degli Arcana Arcanorum (“tre classi sacerdotali”), delle quali afferma che non gli è possibile parlare 15 : affermazioni che conferma Labouré: “Gli Arcana Arcanorum sono presenti egualmente in altre organizzazioni, pitagoriche, rosicruciane o in certi collegi ermetici molto chiusi16 .
Dopo aver cercato di chiarire lo stato degli Arcana Arcanorum nel periodo attuale secondo quanto ne scrivono gli storici più autorevoli, cercheremo di esporne le origini ed il contenuto sulla base del materiale a disposizione del pubblico profano.

Gli Arcana Arcanorum sono noti in una versione scritta in italiano che Joly 17 ,  Gabboria e Garcia, tre affiliati al Rito di Misraïm, avevano ricevuto nel 1813 a Napoli e poi consegnato nel 1816 al Grande Oriente di Francia, il quale li inserì nel Rito di Misraïm francese 18 , secondo quanto riferisce Ragon nel 1844.
Ventura, citando Bédarride, riporta come data ufficiale della loro comparsa in Europa il 1782, data in cui Parenti, iniziato a Zante in una Loggia del Rito di Misraïm come 66°, ritornato in Europa portò il manoscritto del rituale degli Arcana Arcanorum a Bruxelles (ove il Rito fu istituito nel 1817) per poi entrare nell’Ordine Martinista 19 .
Però, prosegue l’autore, le navi veneziane “toccavano i porti pugliesi dopo aver percorso l’Adriatico, ciò potrebbe spiegare come la Scala di Napoli fosse giunta a Venezia, dove, vedi sempre il Thory, era  in ‘vigore prima della rivoluzione francese del 1789’20 , affermazione la quale farebbe pensare che per Ventura l’origine degli Arcana Arcanorum non sia Zante ma il Regno di Napoli, o quantomeno che qui essi fossero stati già portati e forse modificati.
Infatti secondo questo autore il rituale degli Arcana Arcanorum sarebbe stato conosciuto da Luigi d’Aquino ancora prima del 1782: “Cagliostro… nel suo primo viaggio a Malta, nel 1766 o 1767, sarebbe stato ricevuto massone nella Loggia Discrezione e Armonia, fondata nell’isola nel 1738… A questa Loggia avrebbe appartenuto anche il cavaliere d’Aquino. Rituali e regolamenti della Loggia sarebbero stati portati a Napoli nel 1767 e ad essi sarebbero poi stati aggiunti a opera del d’Aquino, e forse dal Balsamo grazie ai suggerimenti di Althotas, tre altri gradi denominati Arcana Arcanorum e noti, poi, in Francia e nel Belgio come Scala o regime di Napoli21 .
Dello stesso parere è Vanni, il quale scrive che “la Loggia Segreto e Armonia è indicata come la prima ad apparire in possesso dei famosi Arcana Arcanorum… Secondo il consiglio del suo maestro Althotas, Cagliostro avrebbe poi inserito nei suoi rituali massonici egizi la cosiddetta Scala di Napoli o Arcana Arcanorum, trasmessagli dalla Loggia maltese” nella quale era stato iniziato. “Il collegamento simbolico era corretto, in quanto secondo la scuola alessandrina, che trasmetteva la cosiddetta ‘via interna’, essa avrebbe permesso l’acquisizione dell’immortalità di un Corpo di Gloria”, la finalità per cui Cagliostro aveva stabilito le due Quarantene negli statuti del suo Rito Egiziano.
Per cui “l’origine del rito egizio di Cagliostro va ricercata nella sua vicinanza ed amicizia con il Cavaliere d’Aquino… Rimane da definire la trasmissione di tale contesto iniziatico dai templi isiaci di Pompei e dal tempio serapideo napoletano. E’ comunque indubbio che tale trasmissione è reale e vivente, ed indipendente da qualsiasi ricostruzione massonica settecentesca ed ottocentesca22 .
Se consideriamo l’ultima citazione di Ventura, risulterebbe però che gli Arcana Arcanorum non venissero da Malta, come suppongono Vanni ed altri autori, ma che ai rituali della Loggia di Malta “sarebbero poi stati aggiunti [sottolineatura nostra] tre altri gradi denominati Arcana Arcanorum”: questa frase, come anche la notazione che le navi da Zante “toccavano i porti pugliesi”, cioè il territorio del Regno di Napoli, lascia intendere che essi fossero già esistenti a Napoli e non provenissero dalle isole Ionie.
Pertanto una loro connessione (che ovviamente non possiamo confermare) con il Principe Raimondo De Sangro, cugino del Cavaliere D’Aquino, sarebbe possibile, considerati i particolari interessi da lui dimostrati per la palingenesia, costituente lo scopo sia degli  Arcana Arcanorum come delle Quarantene della Massoneria Egizia di Cagliostro, alla quale farebbero riferimento i suoi esperimenti sui “granchi di fiume” di cui parla Origlia 23 , esperimenti che costituirebbero solo la copertura criptata dell’Opera che in realtà il Principe stava realizzando.
Se l’interpretazione di tali esperimenti fosse corretta, allora il Principe già nel 1754 (data di stampa del testo di Origlia in cui è riportata la notizia) avrebbe portato a compimento una tecnica di palingenesia affine a quella trasmutatoria ed immortalante degli Arcana Arcanorum: se così fosse, ci troveremmo molti anni prima (1754) dell’introduzione di queste tecniche da Malta (1767) o da Zante (1782).
Che queste tecniche teurgico-magiche siano state organizzate dal Principe De Sangro o dai suoi collaboratori e discepoli direttamente a Napoli o esse siano pervenute tramite Zante o Malta ai circoli ermetici napoletani e veneziani, il fatto che abbiano ricevuto anche il nome di Scala di Napoli è sicuro indizio di una particolare strutturazione o ri-strutturazione effettuata nell’ambiente ermetico napoletano.

A giudizio di alcuni Autori, come si è detto, il centro del Rito di Misraïm è costituito da questi Arcana Arcanorum: “La finalità del Rito di Misraïm e Memphis, anzi il Rito stesso, risiede negli Arcana Arcanorum… che costituiscono i quattro, talvolta i tre gradi terminali dei riti massonici egiziani, gradi specifici della Scala di Napoli (dall’87° al 90°)24 .
Qualunque sia la via attraverso la quale i rituali degli Arcana Arcanorum sono entrati a far parte del Rito di Misraïm, essi non sono nati con esso: Labouré li fa derivare da centri ermetici nei quali, sia pure senza una filiazione diretta dai Misteri dell’antichità, sono state conservate tecniche ermetiche e teurgiche che sono periodicamente “uscite allo scoperto” attraverso “centri” di altra natura che hanno funzionato da semplici contenitori 25 .
Il contenuto dei riti massonici egiziani non è caduto dal cielo ma è pervenuto da circoli di maghi e di alchimisti, che operavano nel silenzio dei loro oratori… Opere di alchimia tedesca del XVII e XVIII secolo sono intitolate Arcana Arcanorum. Nel 1614 il medico ed alchimista Michael Maïer aveva intitolato il suo primo libro Arcana Arcanissima, opera dedicata al medico inglese Wiliam Paddy, amico di Robert Fludd. Nel XVIII secolo l’espressione Arcana Arcanorum si incontra nella letteratura rosacroce e alchemica26 .
Nei commenti allegati ai quaderni di Ragon si fa esplicita affermazione  delle origini egizio-alessandrine del Rito di Misraïm: “Esiste un fondo comune di tradizioni egizio-elleniche che formano la vera iniziazione… Misraïm è unicamente una delle diramazioni di questa tradizione le cui radici sono egiziane e il tronco ellenico. E’ nei quattro ultimi gradi del Regime di Napoli che questa corrente tradizionale si mostra in modo irrefutabile… non si deve dimenticare che la Kabbalah è, nella storia, un elemento relativamente recente, posteriore alla tradizione egizio-ellenica i cui segreti sono millenari e si ritrovano in modo evidente nella Kabbalah27 .
Ed un’attenta traduzione dei simboli contenuti nei rituali degli Arcana Arcanorum mette chiaramente in evidenza queste origini, poiché, prosegue il commento, “quando l’alfabeto egiziano sarà decifrato si vedrà con sorpresa, dopo l’esame dei primi papiri autentici, che la tradizione dell’Egitto antico si ritrova nel Rito di Misraïm che è dunque realmente un rito dell’Egitto, poiché la sua tradizione orale corrisponde fedelmente alla tradizione manoscritta, che non sarà svelata se non molto più tardi28 .

Su questo argomento di fondamentale importanza dell’origine egizia degli Arcana Arcanorum contiamo di tornare in un successivo lavoro.

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1 Labouré Secrets de la Franc-Maçonnerie egyptienne, Daint-Chef 2002 pag. 38.

2 Caillet Arcane et rituels de la Maçonnerie égyptienne, Lione 1994 pagg. 267 – 272. La data cui si riferisce è quella della pubblicazione di un articolo di Monereau sulla rivista “Le Monde inconnu” n° 77 del novembre 1986, poi sviluppato nel 1989.

3 Gli originali furono malauguratamente perduti da Ragon durante un suo viaggio per mare nel 1820 (Ventura I Riti massonici di Misraïm e Memphis, Roma 1975 pag. 22).

4 Monereau Les secrets hermetique de la Franc-maςonnerie et les rites de Misraïm et Memphis, Paris 1989.

5 Giudicelli de Cressac Bachelerie Pour la Rose Rouge et la Croix d’Or, Grenoble 2009.

6 Caillet Arcane cit. pag. 268.

7 Labouré Secrets cit. pag. 11.

8 Ragon Tuileur général de la franc-maςonnerie, Paris 1861 pag. 307, in Caillet Arcane cit. pag. 161.

9 Caillet Arcanes cit. pag. 277.

10 Come egli scrive a pag. 55 trasmessi solo per via orale.

11 Giudicelli de Cressac Pour la Rose cit. pag. 64.

12   Il che conferma la distinzione di Labouré tra gli Arcana Arcanorum dei Bédarride e quelli di altri Riti, in particolare  italiani.

13 Giudicelli de Cressac Pour la Rose cit.  pag. 56.

14 Idem pag. 65.

15   Idem pag. 69.

16 Labouré Secrets cit. pag. 11.

17 Joly con il grado di 90° era stato autorizzato dal Supremo Consiglio dei Gran Maestri del Rito di Misraïm di Napoli con un documento datato novembre 1813 a costituire il Rito a Roma con lettere da consegnare alla Loggia Marie-Louise di Roma, fra i cui affiliati si trova il nome di Gaborria (Caillet La Franc-maçonnerie égyptienne de Memphis-Misraïm, Paris 2003 pag. 91 – il documento ad essere precisi parla di un “Rito di Misphraim”).

18 Labouré Secrets cit. pag. 128.

19 Ventura I Riti massonici cit.pag. 24 riferisce che “a Bruxelles, dove il Rito fu introdotto nel 1817, esiste ancora una parte dei suoi archivi che comprende gli Statuti pubblicati il 5 aprile 1818, alcuni diplomi e una tegola tura manoscritta su pergamena che contiene tra l’altro gli Arcana Arcanorum, con una scrittura identica ad un documento più antico, risalente al 1780-1782”; nella corrispondente nota 22 sottolinea che Marc Bédarride indica il 1782 come data del viaggio di Parenti a Bruxelles. Infine a pag. 41 aggiunge che Parenti, sempre secondo Bédarride, dopo il suo viaggio a Bruxelles si recò a Lione dove fu ricevuto in una Loggia dell’Ordine Martinista, Loggia, come spiega nella nota 11 a pag. 46, da identificarsi con Les Chevaliers Bienfaisant eretta da Willermoz. Termina la sua esposizione con una frase di significato incerto: “Si avanza l’opinione che la massoneria di tipo scozzese sia stata riorganizzata dai martinisti dell’Arcana Arcanorum, come apparirebbe chiaro se il sillabo dell’88° Grado non fosse segreto”.

20 Ventura I Riti massonici cit. pag. 34.

21 Ventura I Riti cit. pag. 28, il quale trae la notizia da una pergamena dell’Archivio dell’Ordine di Misraïm e Memphis (pag. 35 nota 8, ove egli aggiunge che “si fanno le dovute riserve sulla sua attendibilità”); la Loggia Discrezione e Armonia va identificata con la Loggia di obbedienza marsigliese Segreto e Armonia, che sicuramente operò in questo Rito almeno dal 1766. Sulla data del 1738 fatta da Ventura non vi sono riscontri: circa in tale data era invece attiva la Loggia di Corfù, considerata una tra le più antiche in Italia (Rizopoulos Activités maçpnniques avec arrière-plan politique en Grèce au XIXe s., in “Cahiers de Méditerranée”, 2006 vol. 72 punto 4).

22 Vanni Il simbolismo massonico nella Tradizione Egizia, Latina 2009 pagg. 21 – 22.

23 Origlia Istoria dello Studio di Napoli, Napoli 1754 (rist. anastatica Bologna 1973) vol. II pag. 379.

24 Labouré Secrets cit. pag. 11. I “Quaderni del Rito di Misraïm”, cioè il manoscritto consegnato secondo Ragon nel 1816 al Grande Oriente di Francia, portano solo tre gradi, 88°, 89° e 90°, mentre il commento agli Arcana Arcanorum scritto dal Rombauts nel 1930 per un Centro egizio del Belgio (Rito di Misraïm?) li colloca all’87°, 88°, 89° e 90° del Rito misraïmitico; si vedano su tale argomento Labouré Secrets cit. pagg. 127-175 e Caillet Arcane cit. pagg. 272 - 292, ove sono riprodotti integralmente i testi citati.

25 Labouré Secrets cit. pag. 130.

26 Labouré Secrets cit. pagg. 129 – 130; idem Caillet Arcanes cit. pag. 269.

27 Labouré Secrets cit. pagg. 151 – 152.

28 Idem pag. 153. Ovviamente si fa riferimento all’opera di Champollion e dei successivi archelogi che decifrarono l’alfabeto geroglifico nella prima metà del XIX sec.

 

 

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