Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm
       Sovrano Santuario Italiano



DENTRO IL MISTERO NELLA NARNI SOTTERRANEA E MEDIOEVALE
PROGRAMMA DELLA VISITA



Ore 15,30
Arrivo a Narni con appuntamento in piazza dei Priori di fronte al Palazzo Comunale (centro della città) dove è possibile giungere in auto.

Dopo l'incontro con il Prof. G. Seri si raggiungeranno i siti da visitare come previsto dal programma. (Qualora non vi siano possibilità di parcheggio si consiglia
di lasciare l'auto sul parcheggio fuori le mura (non distanti dallo stesso Palazzo Comunale facilmente raggiungibile a piedi)

NOTA:
Per coloro che non dovessero giungere all'ora stabilita si specifica che possono ritrovare il gruppo dei visitatori attraverso le seguenti indicazioni:
Dopo essere giunti di fronte al Palazzo Comunale (posto sulla propria destra), proseguire per Via Mazzini; dopo aver percorso questa via per 150 m, circa,
voltare, alla propria sinistra (dopo circa 50 m.) fino a raggiungere i Giardini di S. Bernardo, all'interno dei quali troverete l'Ingresso dell'Associazione 'Narni Sotterranea'.

Ore 15,45
Visita alla Narni sotterranea con particolare attenzione alla cella carceraria della Santa Inquisizione

Ore 17,30
Successivamente avverrà una breve esposizione per ulteriori valutazioni sulla visita svolta, quindi (sempre presso lo stesso sito)
passando attraverso un collegamento sotterrano si svolgerà direttamente nei locali della Chiesa di San Domenico.

Il programma avrà termine con una visita alle vestigia monumentali medioevali della città di Narni.



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Profilo biografico di Giuseppe Andrea Lombardini
autore dei graffiti tracciati sulle pareti della cella carceraria del Santo Uffizio di Narni

Dai pochi e rari documenti, esistenti nell'archivio dell'ex Sant'Uffizio in Vaticano, sull'autore dei graffiti del Carcere del Santo Uffizio di Narni,
forniti dal Presidente dell'Associazione 'Narni Sotterranea', Roberto Nini, si riportano, di seguito, le seguenti scarne notizie.

Giuseppe Andrea Lombardini viene carcerato nella prigione di Narni il 4 dicembre 1759
e tappezza le pareti della sua cella carceraria con graffiti assai singolari ed in parte unici nel loro genere.
Oltre alla sua firma scrive di essere un Caporale e incide anche la parola innocente,
che però viene cancellata, non sappiamo se da lui stesso o dai suoi inquisitori.


Questi i fatti:

Il 21 novembre 1759 Pietro Milli, detto il veneziano, birro del S. Uffizio di Piediluco, oltraggia l'inquisitore locale
e per blasfemia viene catturato e portato al Sant'Uffizio di Spoleto dal quale dipendeva la vicaria di Piediluco.

Giuseppe Andrea Lombardini e Francesco Marini, secondo l'accusa, cercano di far fuggire il prigioniero da Spoleto
ma vengono scoperti e il 4 dicembre Lombardini viene portato a Narni, non si sappiamo se insieme a Marini.

Il 30 gennaio 1760 viene emessa la sentenza definitiva a Roma dalla Sacra Congregazione del Sant'Uffizio, presieduta dal papa,
con la quale si ordina che i due accusati siano esposti al pubblico ludibrio in catene dove era stato commesso il reato (Spoleto), quindi esiliati a vita dalla stessa città con gravi pene.

Il giorno dopo la Pasqua del 1760 Pietro Milli fu graziato. Successivamente, il 28 dicembre 1763, la Sacra Congregazione del Sant'Uffizio
concesse la grazia anche a Giuseppe Andrea Lombardini per poter tornare dall'esilio.

I documenti sono scritti da inquisitori e quindi si deve cercare di comprendere se ci siano fra le righe altre chiavi di lettura.

E' possibile che Lombardini sia stato accusato di qualcosa che non aveva commesso per eliminare un personaggio scomodo
ma questo non lo sappiamo e non lo sapremo mai, fatto sta che attraverso i segni che lascia dimostra una profonda conoscenza dei simboli.